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Trasporti, domani videoincontro di Masucci (Fit-Cisl Lazio) con la diocesi di Tarquinia-Civitavecchia

Intervista in diretta sui canali Youtube e Facebook dell’azione cattolica del territorio, nell’ambito dell’iniziativa “Accendiamo il nostro tempo”. Al centro il tema di una nuova mobilità, del lavoro, dell’ecologia, dello smart-working.

Quale sarà il futuro dei Trasporti alla luce dell’emergenza Covid? Quali problematiche hanno affrontato i lavoratori del comparto fino ad ora? Cosa fare per il Porto di Civitavecchia, data la sua vocazione prettamente crocieristica, adesso in crisi? Quali possono essere le soluzioni ‘green’ per disincentivare l’utilizzo dell’automobile, in un momento in cui il timore del contagio è ancora alto? E ancora: come normare l’attuale estensione dello ‘smart-working’, per fare in modo che i ritmi di lavoro non siano troppo ‘liquidi’ ed eccessivi?
Questi saranno i temi al centro di un video incontro con il Segretario Generale della Fit-Cisl del Lazio, Marino Masucci, organizzato dall’ufficio diocesano di pastorale sociale e del lavoro e dell’azione cattolica diocesana di Civitavecchia e Tarquinia, che si terrà domani, mercoledì 20 maggio alle ore 19 in diretta sui canali Youtube e Facebook dell’azione cattolica di Civitavecchia e Tarquinia. L’intervista rientra nel contesto dell’iniziativa “Accendiamo il nostro tempo, #pensieri reazioni”, che ha visto un precedente incontro con Leonardo Becchetti, uno dei massimi esperti di economia civile.
“Ora come non mai, in un momento in cui si è riscoperto il valore della solidarietà, e il nostro abitare in una ‘Casa comune’ – spiega Masucci – riteniamo importante rafforzare un dialogo costruttivo e propositivo tra due importanti agenti di prossimità, quali Chiesa e sindacato: nessuno in questo momento deve sentirsi solo, a nessun livello. Già la scorsa estate una delegazione della Cisl e della Fit-Cisl di Roma e Lazio è stata ricevuta da S.E. Rev.ma il Vescovo, mons. Luigi Marrucci, con cui si è ricordato un fondamentale concetto espresso da Papa Francesco: “lavorando diventiamo più persona”. La nostra preoccupazione per il territorio è inoltre alta, perché il Porto di Civitavecchia, che potrebbe diventare un vero e proprio fiore all’occhiello della logistica nazionale e internazionale, al momento è in profonda crisi a causa dell’emergenza Covid e del conseguente blocco della crocieristica. Non si può restare inermi di fronte a tale scenario, e va fatto tutto il possibile per una riorganizzazione dello scalo che dia propulsione al traffico merci, facilitando al tempo stesso la futura ripresa del trasporto passeggeri”.

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