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Ama, Benedetti: “Oggi giornata triste, secondo lutto in poco tempo. Preoccupati inoltre per 270 lavoratori a rischio nelle utenze non domestiche”

“Ci stringiamo intorno alla famiglia di Alberto. Sul porta a porta nei negozi chiediamo l’apertura di un tavolo istituzionale: la pessima gestione dell’appalto non può essere pagata a caro prezzo da centinaia di famiglie”

“E’una giornata che ci rattrista e addolora, per la scomparsa di Alberto, lavoratore di Ama. E’ il secondo lutto che ci colpisce al cuore in poco tempo a causa dell’emergenza in atto. Abbracciamo la sua famiglia. In un momento di dolore come quello attuale, proviamo purtroppo anche preoccupazione: non possiamo esimerci dallo svolgere il nostro ruolo sindacale, chiedendo l’apertura urgente di un tavolo istituzionale sui problemi che stanno affrontando i lavoratori degli appalti Utenze non domestiche di Ama presso l’Associazione Temporanea d’impresa che ha come capogruppo Roma Multiservizi. Scelte aziendali discutibili e una pessima gestione dell’appalto non possono essere pagate a caro prezzo dai lavoratori”.
E’quanto dichiara il Segretario Regionale responsabile del dipartimento Logistica, Viabilità e Ambiente della Fit-Cisl di Roma e Lazio, Luigi Benedetti, aggiungendo che “il processo di internalizzazione del servizio pensato da Ama avrebbe conseguenze inaccettabili per dei lavoratori impegnati fino ad oggi in un servizio di pubblica utilità: si tratta di circa 270 persone che rischiano il licenziamento. Va trovata necessariamente una strategia di tutela, protezione e prospettiva occupazionale per queste persone. Riteniamo fondamentale che l’internalizzazione dei servizi debba passare attraverso un piano industriale di rilancio, di cui ad oggi non c’è traccia, trovando subito soluzioni positive per chi rischia di restare escluso da questi processi”.

 

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