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Discarica Malagrotta, Fit-Cisl Lazio: “Lunedì 17 febbraio sciopero dei lavoratori della E.Giovi”

“I dipendenti vivono nella più totale incertezza sul futuro da quando l’amministratore ha dichiarato mancanza di liquidità. Chiediamo risposte, le attività in discarica sono fondamentali per tutta la cittadinanza”

“Abbiamo indetto, per lunedì 17 febbraio, lo sciopero per tutti i turni dei lavoratori della E.Giovi, l’azienda che si occupa della gestione del Tmb e della discarica di Malagrotta: chiediamo a gran voce risposte per persone che navigano nell’incertezza sul loro futuro, da quando l’amministratore giudiziario ha dichiarato, nel corso di una riunione in Prefettura a dicembre, di non avere più le risorse per garantire la gestione ordinaria e mantenere le attività manutenzione della discarica. Attività che sono fondamentali non soltanto per i lavoratori, ma per la gestione dei rifiuti nella Capitale”.

È quanto si legge in una nota del segretario regionale responsabile del dipartimento Logistica integrata e Ambiente della Fit-Cisl del Lazio, Massimiliano Gualandri, e di Gianluca Deiua, della Fit-Cisl del Lazio, in cui si aggiunge che “sono oltre 40 i lavoratori, su un totale di circa 160 in capo allo società, che svolgono ruoli importanti per la collettività: parliamo dell’estrazione del percolato dalla discarica – che se traboccasse procurerebbe gravi danni ambientali -, e della gestione del biogas, che viene trasformato in energia elettrica e viene utilizzato, tra le altre cose, per alimentare il Tmb della E.Giovi, ovvero l’impianto per il trattamento meccanico-biologico dei rifiuti prodotti dalla città di Roma. Riteniamo che sia fondamentale avere risposte rapide e concrete: sollecitiamo tutte le parti in causa, in primis le Istituzioni, a individuare soluzioni  che non possono assolutamente essere rimandate”.

“Contestualmente, ricordiamo che per gli interventi di cinturazione e capping della discarica – ovvero le operazioni per mettere in sicurezza la discarica e per evitare la fuoriuscita del percolato, che inizieranno a marzo – si dovrebbe tenere conto della professionalità dei lavoratori della E.Giovi, che da venti anni sono operativi nel settore: si deve fare in modo che non ci sia alcun impatto occupazionale negativo per loro”.

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