Trasporti, Masucci: “Necessario un patto per la mobilità tra Istituzioni, imprese, lavoratori e cittadini”
Il sindacalista a un incontro organizzato dal Pd del Lazio con il candidato Gualtieri: “Lanciamo appello alla politica: è ora di dare attuazione a meccanismi di partecipazione dei lavoratori”
“Per il futuro del Tpl a Roma, nel Lazio e in tutto il sistema Paese, la Fit-Cisl del Lazio lancia quattro suggestioni, con l’auspicio che siano raccolte dal mondo della politica anche in vista delle elezioni amministrative: la prima è la proposta di un patto per la mobilità con la partecipazione di amministrazione, sindacati, imprese e cittadini; la seconda è l’assunzione di una visione lungimirante e non legata a scadenze elettorali, incardinata sul rafforzamento del Trasporto pubblico, sulla sostenibilità e sul benessere dei cittadini; la terza riguarda la necessità di ricucire il centro con la periferia, e di creare meccanismi di partecipazione dei lavoratori; la quarta pertiene la protezione e l’innovazione del lavoro, con l’individuazione di meccanismi di partecipazione dei lavoratori alla vita delle imprese”.
E’quanto ha dichiarato il Segretario Generale della Fit-Cisl del Lazio, Marino Masucci, nel corso dell’incontro, organizzato oggi dal Pd del Lazio, sul futuro del Tpl, a cui ha partecipato anche il candidato sindaco Roberto Gualtieri. “Lanciamo un vero e proprio appello alla politica – ha spiegato il sindacalista – : crediamo che nel 2021, come stanno sottolineando alcuni esponenti politici, sia arrivato il momento di dare attuazione all’articolo 46 della Costituzione sulla partecipazione dei lavoratori alla gestione delle imprese, facendo in modo che le aziende pubbliche, partecipate, possano diventare il luogo pilota di questo tipo di condivisione”.
“Per quanto riguarda i suggerimenti sopra citati – ha proseguito – riteniamo che i Trasporti pubblici siano un fattore democratico fondamentale, ed è inaccettabile che funzionino peggio dove ce ne è più bisogno, ovvero nelle periferie; in secondo luogo, si dovrebbe lavorare per orientarsi nella direzione della modello della ‘città dei quindici minuti’ della Sorbona, secondo cui ogni cittadino dovrebbe essere in grado di soddisfare in quindici minuti sei funzioni sociali fondamentali: vivere, lavorare, rifornirsi, acquistare beni, apprendere e godere del proprio tempo libero. In ultimo, ma non in ultimo, sottolineiamo che è fondamentale partire dal rispetto e dalla valorizzazione dei lavoratori, con adeguati rinnovi contrattuali, tutela delle retribuzioni, dei diritti e della sicurezza”.
Roma, 20 maggio 2021