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Coronavirus, Fit-Cisl Lazio: “Preoccupante contrazione attività Porto Civitavecchia, ma bene impegno ADSP e Regione”

“E’ il momento di agire con coesione e senso di responsabilità per la tenuta, il rilancio e il riposizionamento del Porto. Grazie a lavoratori e delegati in prima linea”

“Ora più che mai dobbiamo puntare, con spirito di coesione e pragmaticità, sul Porto di Civitavecchia, il naturale sbocco sul mare della nostra Capitale: siamo ovviamente preoccupati dal grido di allarme lanciato dagli operatori portuali alla luce dell’emergenza Coronavirus, che si riflette sui lavoratori, al momento in prima linea per garantire le attività. Esprimiamo tuttavia soddisfazione per il senso di responsabilità e la disponibilità dimostrate dall’Autorità di sistema Portuale e dalla Regione Lazio nel promuovere azioni mirate a superare con concretezza e decisione le attuali criticità e a gettare le basi per un rilancio futuro dell’intero network. Dall’attuale crisi, se lavoriamo con coesione, può emergere un bene, ovvero il riposizionamento strategico del cluster attraverso il rafforzamento del traffico merci, dell’interporto e delle attività retroportuali”.
E’quanto dichiarano in una nota il Segretario Generale della Fit-Cisl del Lazio, Marino Masucci, e Paolo Sagarriga Visconti, della Fit-Cisl del Lazio, commentando il tavolo di crisi straordinario indetto dal presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centro Settentrionale, Francesco Maria di Majo, che si è tenuto lo scorso 17 marzo in videoconferenza.
“A un quadro di sottodimensionamento rispetto alle potenzialità portuali , acuito dalla riduzione delle importazioni del carbone da parte di Enel, già presente prima dell’emergenza – spiegano i sindacalisti –, adesso si aggiungono il totale blocco del settore crocieristico, finora fiore all’occhiello del Porto, e il quasi totale fermo del traffico passeggeri sui traghetti. Pertanto, riteniamo quantomai necessario non assumere un atteggiamento di contrapposizione tra le parti, ma al contrario convergere in modo sinergico su una Cabina di Regia che porti a risultati concreti e permetta di passare dalle parole ai fatti per la tenuta e il rilancio del cluster portuale, quindi per la continuità occupazionale”.
“Per raggiungere questi obiettivi – proseguono – apprezziamo l’impegno, assunto da Di Majo, a farsi portavoce con la Regione Lazio della richiesta di alleggerire il carico tributario oggi esistente per via dell’imposta regionale sulle concessioni, cosiddetta “supertassa”, penalizzante per le realtà che operano sul territorio, così come la richiesta, che ha avanzato, di un nuovo tavolo di confronto con CFFT e RTC/MSC per attivare una sinergia costruttiva”.
“Infine, ricevute le dovute rassicurazioni dall’ADSP sul fatto che si stanno attuando nell’ambito portuale tutte le prescrizioni contenute nel Protocollo condiviso Governo-Parti Sociali per tutelate la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro e per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 – concludono – ringraziamo con forza tutti i lavoratori, e i nostri delegati sindacali e RSA , che continuano ad operare in prima linea sia nei Porti laziali che all’interno dell’Interporto, per garantire la continuità produttiva delle attività di prima necessità e per assicurare in maniera responsabile una costante trasmissione di informazioni in continua evoluzione”.

 

 

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