Coronavirus, Masucci: “Necessario ripensare sistema Trasporti in senso intermodale, pubblico e partecipativo”

Intervento all’assemblea telematica “Covid 19 e Trasporti: per una mobilità sostenibile nella Capitale”: “Puntare su Agenzia unica per il Trasporto, cabina di regia su PUMS, intermodalità, infrastrutture verdi e tecnologiche, formazione. Importante rafforzare il rapporto tra centro e periferie”
“Non so come usciremo dall’emergenza, ma so che ne dobbiamo uscire migliori: va avviato un importante confronto orientato alla pianificazione di una mobilità intermodale e che dia nuovamente ossigeno, in tutti i sensi, al nostro territorio, al tessuto produttivo e agli abitanti. Serve il rafforzamento del rapporto centro-periferie, lo sblocco di importanti investimenti ‘green’ e tecnologici e di iter formativi per preparare i lavoratori del comparto all’innovazione”.
E’quanto ha dichiarato il Segretario Generale della Fit-Cisl di Roma e Lazio, Marino Masucci, nel corso del suo intervento all’assemblea telematica “Covid 19 e Trasporti: per una mobilità sostenibile nella Capitale”, organizzata dal Pd di Roma insieme a Vincenzo Gambardella, del circolo Ferrovieri Pd di Roma.
“In primo luogo – ha spiegato il sindacalista – dovremmo dare applicazione, con slancio e vigore, alle proposte che costituiscono l’architrave del Piano urbano di mobilità sostenibile (Pums), ovvero, in primis, la creazione di un’agenzia unica per il Trasporto che coinvolga Roma Capitale, Regione, e Città Metropolitana e poi l’istituzione di una cabina di regia, composta da Roma Capitale e parti sociali, che garantisca il monitoraggio e l’effettiva applicazione del PUMS. Si tratta di strumenti di coordinamento indispensabili per ridisegnare la mobilità del territorio in modo non caotico, ma sinergico ed efficiente e soprattutto intermodale”.
“E’poi importante – ha aggiunto – puntare sulla partecipazione dei lavoratori alla gestione delle aziende: il loro know-how può essere prezioso per le realtà industriali, e aiuterebbe a superare logiche conflittuali e non costruttive. In questo senso, la costituzione di comitati aziendali per la sicurezza dei lavoratori conseguente all’emergenza Coronavirus, rappresenta un importante esempio pilota di come si possano gestire tematiche importanti in modo condiviso e partecipativo”.
“Questa situazione di crisi, che ci ha ricordato l’importanza e l’efficacia di un approccio solidale al mondo – ha proseguito -, può e deve essere l’occasione per ripensare il rapporto tra il centro di Roma e le periferie, dentro e fuori al raccordo, rafforzando il carattere pubblico dei trasporti: le reti logistiche e viarie sono veri e propri ‘ponti sociali’, non subordinabili a logiche legate all’iniziativa privata e al semplice profitto. Le periferie non devono continuare a sentirsi abbandonate”.
“Una menzione a parte – ha concluso – merita il comparto della logistica, da sempre sottostimato e sottovalutato e invece cruciale per la distribuzione delle merci, ora più che mai : non è possibile che nel 2020 i lavoratori debbano essere costretti a fare i propri bisogni nelle bottiglie di plastica per soddisfare standard produttivi alienanti. Più in generale, rivolgiamo un enorme grazie a tutti i lavoratori del comparto, in prima linea nonostante le legittime preoccupazioni per garantire un servizio essenziale: l’auspicio è che il rispetto nei loro confronti non sia legato soltanto alle situazioni di emergenza, e che abbia fine l’inaccettabile ripetersi di aggressioni agli operatori frontline del Trasporto”.