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Cimiteri – Roma: ad agosto chiude il Laurentino, fiore all’occhiello dei servizi cimiteriali di AMA

4 anni di immobilismo riducono un servizio così sensibile per i cittadini

Non ha più spazi per continuare la sua missione e, di fatto, ha i giorni contati. Il Cimitero Laurentino, forse la struttura cimiteriale migliore di Roma, sicuramente la più moderna e funzionale, entro la fine di agosto terminerà di offrire un servizio così sensibile per i romani. È solo una delle più evidenti criticità di un sistema, quello cimiteriale gestito da AMA Spa, abbandonato da Roma Capitale. Non è la sola. Da anni si aspetta di poter potenziare i crematori e cimiteri importanti come il Verano e Prima Porta attendono interventi di manutenzione. Quest’ultimo ha persino aree interdette alle famiglie dei defunti.

Il Cimitero Laurentino, che la stessa Giunta in una sua memoria del 2017 individuava come prioritario per gli interventi di implementazione e aumento degli spazi disponibili, è stato lasciato al suo destino. Diversi i progetti rimasti sospesi, con oltre 36mila metri quadrati disponibili e non utilizzati, perché i passaggi tecnici necessari non sono mai stati portati avanti. E dire che tra le tante pecche che continuiamo a denunciare, in questo caso Ama Spa ha fatto i compiti a casa, sollecitato, atteso. È Roma Capitale a non aver mosso un dito per tutelare un settore così delicato per la comunità.

Oggi, di fatto, siamo a un passo dal degradare una simile struttura a cimitero suburbano, ovvero a una struttura che non offre più servizi e di fatto lascia scoperta un’intera area della città, oltre a gettare nell’incertezza gli operatori sul proprio futuro lavorativo.

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