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Atac, su concordato preventivo il Campidoglio tesse ‘tela di Penelope’

Chiediamo sblocco rapido dell’iter assunzionale, altrimenti protesteremo

“L’atteggiamento del Campidoglio su Atac ricorda la tela di Penelope, tessuta di giorno e disfatta di notte: da una parte il Comune sostiene ‘politicamente’ il concordato preventivo, dall’altra rallenta ‘tecnicamente’ l’iter delle assunzioni,  che sono la conditio sine qua non per il raggiungimento della performance chilometrica prevista dal piano concordatario. Siamo stanchi di questo comportamento contraddittorio: in assenza di risposte concrete non resteremo fermi a lungo”.
E’ quanto dichiara il Segretario Regionale responsabile del dipartimento Mobilità della Fit-Cisl di Roma e Lazio, Roberto Ricci, aggiungendo che “le famiglie dei 200 autisti che hanno superato l’iter selettivo per lavorare nell’azienda  stanno vivendo un inaccettabile momento di incertezza dovuto all’assenza di risposte; al tempo stesso, il ritardo nella partenza dei bandi per l’assunzione degli operai manutentivi mette gravemente a rischio la sicurezza dei mezzi di superficie e metroferro, e con essa l’incolumità di dipendenti e utenza. Date le fuoriuscite di numerosi lavoratori con quota 100, chi è rimasto fa fronte a carichi di lavoro insostenibili dovuti alla carenza di organico”.
“E’ evidente – conclude il sindacalista – che questa situazione non può andare avanti così. Abbiamo già chiesto a gran voce risposte, se non le otterremo nel breve termine metteremo in campo azioni di protesta”.

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