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Trasporti, domani la Fit-Cisl Lazio consegna il secondo premio del concorso ‘Sono Stato Io’ a studenti di Orte

Sarà l’occasione per parlare con i giovani di rispetto, di pace, di bene collettivo

Proseguono gli incontri tra gli alunni delle scuole del territorio e la Fit-Cisl del Lazio nell’ambito delle premiazioni del concorso ‘Sono Stato Io’. Una serie di occasioni per parlare di futuro, di pace, di lavoro, di bene collettivo: dopo un appuntamento con le scuole elementari e medie dell’Istituto SS. Sacramento a Vermicino di Frascati che si è tenuto a febbraio, domani, 11 marzo, alle 11.30, il Segretario Generale della Fit-Cisl del Lazio, Marino Masucci, incontrerà i vincitori della quarta edizione del concorso presso l’Istituto Omnicomprensivo  ‘Fabio Besta’ a Orte, in provincia di Viterbo.

Gli alunni della classe quarta, sezione A, del Liceo scientifico, hanno vinto il secondo premio per la sezione ‘fumetto’ e riceveranno un buono libri e alcuni gadget per ricordare la loro preziosa partecipazione all’iniziativa, voluta dalla Fit-Cisl nazionale per coinvolgere anche le scuole e i più giovani nella sensibilizzazione contro il vandalismo e al rispetto dei mezzi pubblici.

Per il Segretario Generale della Fit-Cisl del Lazio, Marino Masucci, “incontrare i ragazzi è sempre una grande emozione: è un onore parlare con loro di speranza, di futuro, della costruzione di un presente migliore a partire dalla cura del comportamento individuale, di ogni singola persona. Mai come adesso, dato il contesto globale, c’è bisogno di coltivare la convinzione che un mondo diverso è possibile, a partire dai giovani. Per quanto riguarda il comparto, succede purtroppo sempre più spesso che non soltanto i mezzi, ma gli autisti e i lavoratori frontline del Trasporto pubblico locale siano oggetto di violenza: si deve ripartire dal rispetto in primis delle persone, poi dei Beni collettivi, frutto di uno sforzo della società. I lavoratori dei Trasporti garantiscono un servizio essenziale e lo hanno fatto anche nei momenti più bui della pandemia: meritano gratitudine, un forte ‘grazie’ da parte di ognuno di noi”.

 

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