Appalti Ferroviari: a Governo e Fs proponiamo reinternalizzazione in società di servizi

“Riteniamo opportuno proporre al Governo e al Gruppo Fs un processo di reinternalizzazione degli Appalti Ferroviari e dei lavoratori tramite la costituzione di una società di servizi: soltanto nel Lazio, sono tra 1.300 e 1.600 i dipendenti del comparto che garantiscono il comfort e la pulizia dei treni, requisiti essenziali per la qualità del servizio”.
E’ quanto ha dichiarato il coordinatore degli Appalti Ferroviari della Fit-Cisl Roma e Lazio, Maurizio Magistri, nel corso dell’Attivo degli Appalti Ferroviari che si è tenuto oggi al Centro Congressi Cavour, aggiungendo che “i lavoratori combattono con società e cooperative che talvolta faticano a garantire gli stipendi, e con cambi di appalto che interrompono la continuità contrattuale: ciò produce forti penalizzazioni sulle buste paga e sulle condizioni di lavoro. Nel settore, inoltre, il ricorso agli ammortizzatori sociali funge spesso da elemento di riequilibrio economico laddove si vincono gare al massimo ribasso o si cerca il massimo del profitto con il minimo della spesa. L’alta adesione ai tre scioperi nazionali su questi temi dimostra che la situazione non è più sostenibile”.
“Con la nostra proposta, vorremmo contrapporre all’attuale situazione l’apertura di una stagione che ristabilisca condizioni di lavoro dignitose e che ripristini il senso di appartenenza dei lavoratori: la prospettiva di una reinternalizzazione in una società di servizi porrebbe fine alle migliaia di vertenze aperte anche nei confronti del Gruppo Fs, così come alle centinaia di mini gare che vengono aperte e ai loro relativi costi. Si tratterebbe di un risparmio di milioni di euro, che permetterebbe anche l’erogazione di migliori servizi e la tutela di circa 10mila lavoratori”.