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Appalti Ferroviari, Masucci: “Preoccupati per lavoratori sul territorio, molti non hanno ancora ricevuto cig”

“Situazione insostenibile: la mancanza di sostegno al reddito si aggiunge a un quadro di per sé già problematico. Chiediamo fortemente la reinternalizzazione dei lavoratori e dei servizi”

“Esprimiamo fortissima preoccupazione per i lavoratori degli appalti Ferroviarie per le loro famiglie: molte persone sul nostro territorio sono allo stremo, perché a causa dell’emergenza Coronavirus sono in cassa integrazione da mesi, ma non la percepiscono, a causa di ritardi nella sua erogazione. La situazione è inaccettabile e deve sbloccarsi il prima possibile: le persone non possono e non riescono a tirar avanti così a lungo senza alcuna forma di sostegno al reddito, si deve fare qualcosa al più presto”.
E’quanto dichiara il Segretario Generale della Fit-Cisl del Lazio, Marino Masucci, aggiungendo che “l’emergenza cha abbiamo attraversato e che stiamo attraversando dovrebbe averci ricordato l’importanza della solidarietà e di un’equa distribuzione sociale delle risorse. In questo momento, invece, una categoria già fragile è in difficoltà massima: nel Lazio sono tra 1.300 e 1600 soltanto gli addetti agli appalti Ferroviari che, nonostante garantiscano elementi essenziali della qualità del servizio, quale la pulizia dei treni e delle stazioni, la ristorazione e l’accompagnamento notte, sono spesso in balìa di cambi appalto che seguono la logica del massimo ribasso e dello ‘spezzatino’: la continuità contrattuale di questi lavoratori è frequentemente interrotta, con la relativa incertezza economica e occupazionale. Fortunatamente chi attualmente opera nell’accompagnamento notte e nella ristorazione ha ricevuto l’anticipazione della cig da parte della società Elior, che è stata l’unica ad assumere questa decisione. Da tempo tuttavia proponiamo al Gruppo Fs la reinternalizzazione di tutti i lavoratori in una società di servizi, per evitare numerose criticità che riguardano sia il servizio che l’occupazione. In questo momento, a una situazione già fortemente problematica attraversata dagli addetti al comparto si è aggiunto, per molte persone, il ritardo nell’erogazione degli ammortizzatori sociali, che rende il quadro veramente inaccettabile e insostenibile. Bisogna agire presto e bene”.

 

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