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Mobilità Roma, Fit-Cisl Lazio: “Ora basta, non si può assistere inermi: troppe aggressioni ai lavoratori”

“Chiediamo una convocazione urgente alla Prefettura per la firma di un protocollo di intesa sulla sicurezza degli addetti front line del Tpl: ci lavoriamo da tempo”

“Adesso basta: l’aggressione avvenuta oggi ai danni di un lavoratore dell’infopoint di Roma servizi per la mobilità, alla stazione Termini, e l’assalto di stamani ai danni di una conduttrice tram in zona Palmiro Togliatti sono gli ennesimi, inaccettabili episodi che riguardano uomini e donne impegnati a garantire un servizio essenziale: da tempo siamo al lavoro per elaborare e mettere in campo misure a deterrenza di un fenomeno vergognoso. Chiediamo una rapida convocazione da parte della Prefettura, con cui stiamo lavorando a uno schema di protocollo di intesa per la promozione della sicurezza nel Trasporto pubblico locale. Riteniamo fondamentale che venga firmato e applicato rapiamente: non si può continuare ad assistere inermi al ripetersi di gesti intollerabili”.

E’quanto si legge in una nota del segretario generale della Fit-Cisl del Lazio, Marino Masucci, e del segretario regionale responsabile del dipartimento Mobilità della Fit-Cisl del Lazio, Roberto Ricci, in cui si aggiunge che “vanno applicate al più presto le misure tecnologiche che possono essere di aiuto, quali meccanismi di videosorveglianza e geolocalizzazione.  Si devono isolare tutte le cabine guida, nessuna esclusa, e si deve mettere in piedi un tavolo permanente di monitoraggio. Nulla va lasciato intentato: serve uno sforzo congiunto tra sindacato, aziende e istituzioni”.

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