Ama, “L’ambiente che cambia”. Un corso di formazione per affrontare con maggior forza le criticità e vincere nuove sfide

Per risolvere le tante criticità che attraversano l’azienda Ama e la città di Roma serve una squadra sindacale sempre più forte, determinata, unita e in grado di coinvolgere i lavoratori in un processo di rinnovamento e rilancio dell’azienda che sia condiviso e partecipato.
E’ per questo che la Fit-Cisl di Roma e Lazio ha organizzato per oggi, presso il DNB House Hotel in via Cavour, 85, il corso di formazione per sindacalisti l’“ambiente che cambia”. Ad aprire i lavori, questa mattina, sono stati il Segretario Regionale responsabile del dipartimento Logistica, Viabilità e Ambiente della Fit-Cisl di Roma e Lazio, Luigi Benedetti e il coordinatore regionale Igiene Ambientale, Massimiliano Gualandri. Nel corso della mattinata Giuseppe Surrenti, già Segretario Generale della Fit-Cisl, ha parlato del sindacato nel II millennio: una delle sfide da vincere, ha spiegato, riguarda la capacità di concepire le aziende come comunità di interessi collettivi, valorizzando il merito e la responsabilità. Esempi come la legge tedesca sulla cogestione e il toyotismo in Giappone, ha aggiunto, hanno dimostrato come il benessere organizzativo si rifletta positivamente sulle aziende e sui Paesi. Per Surrenti per vincere ogni scommessa serve il coraggio della sfida e il coinvolgimento dei lavoratori, veri depositari della conoscenza del processo produttivo.
E’ stata poi la volta di Roberto Venturini, Ceo di Future Consulting Srl ed esperto di Business Strategy e Solutions, che ha centrato l’attenzione sul tema del cambiamento: le realtà industriali, aziendali e finanziarie che vanno avanti hanno la capacità di ripensare il sistema di produzione e un management capace di visioni e strategie. Ogni trasformazione, ha spiegato, è come un’onda che va cavalcata, da cui non lasciarsi sopraffare. Di fronte ai problemi, ha argomentato il consulente e formatore, non si deve fuggire; al contrario, si deve andare incontro alle criticità con flessibilità.
Nel pomeriggio i sindacalisti hanno partecipato a un workshop sulla consapevolezza del ruolo con le psicologhe del lavoro Alessandra Livigni e Alessia Tornaro: dopo una considerazione corale su cosa distingua il “ruolo” dalla “posizione”, sono stati effettuati lavori di gruppo successivamente presentati in plenaria. Nello specifico, si è riflettuto su quali siano conoscenze, capacità, motivazioni e compiti del delegato sindacale. Una serie di attività che ha contribuito a rafforzare i legami e il senso di appartenenza all’interno di un gruppo che deve far fronte a molti problemi e cogliere numerose opportunità future.