Incendio Tmb, Cisl: preoccupano conseguenze su salute cittadini
“L’incendio che stanotte è divampato all’interno del Tmb Salario è un fatto gravissimo e siamo preoccupati per le conseguenze che la nube può provocare per la salute dei cittadini. Sono anni che diciamo all’Ama e all’amministrazione comunale che i rifiuti accatastati in quel modo potevano risultare pericolosi in caso di incendio e che l’impianto non era in grado di smaltire in tempi utili la mole di rifiuti che arrivava dalla capitale. Ed è, infatti, l’aumento dei rifiuti che ha trasformato il Tmb in discarica rallentandone la lavorazione e permettendo in questo modo alla spazzatura di giacere all’interno per molto tempo producendo miasmi”. Così in una nota Luca Bozzi, Segretario Generale Cisl Roma Capitale Rieti e di Marino Masucci, Segretario Generale della Fit-Cisl Roma e Lazio.
“Inoltre un allarme incendio c’era già stato il 13 giugno con un piccolo focolaio che si era sviluppato all’interno, subito domato, e che aveva bloccato lo stabilimento per tutta la mattina – aggiungono i sindacalisti – Altre denunce, altri allarmi ma non si è mai mosso nulla al di là delle dichiarazioni di rito. Oltre ai sindacati anche l’Arpa aveva lanciato l’allarme sul Tmb salario a novembre evidenziando il malfunzionamento nella gestione dei rifiuti dell’impianto di Ama e numerose irregolarità che aveva segnalato alle autorità competenti. Adesso non è più il tempo delle parole. Dopo i doverosi rilievi dei vigili del fuoco che stabiliranno colpe e responsabilità sarà necessario avviare un discorso serio sul destino del Tmb Salario per evitare altri incidenti di questo tipo sia per garantire la sicurezza delle persone che lavorano all’interno che quella dei cittadini che abitano nelle vicinanze. Inoltre continua a mancare all’amministrazione comunale una visione strategica complessiva delle gestione dei rifiuti nella capitale. Solo grazie ad un’alleanza tra tutte le istituzioni, sindacati e azienda si può recuperare una gestione dei rifiuti che punti alla chiusura del ciclo e dia alla capitale d’Italia un servizio degno di questo nome”.