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Taxi Roma, Masucci: “Su numero licenze serve analisi dei dati”

Si deve puntare sulla tecnologia “amica” e non sulla “nemica”

“Ci faremo promotori di un incontro con tutte le sigle sindacali del settore Taxi di Roma e del Lazio: vorremmo discutere della nostra proposta di un’unica ‘app’  interattiva per i taxi, che collezioni la varietà di numeri di telefono capitolini ad oggi frammentata, insieme alle richieste dell’utenza e alle notizie riguardanti i grandi eventi. La realizzazione di piattaforme di questo tipo, fondamentale per incrociare domanda e offerta, potrebbe essere importante anche per dirimere l’eterno dilemma sul numero delle licenze: si deve ragionare su una serie scientifica di dati e sulla reale analisi dei flussi, non su ‘percezioni’ che variano in base alle diverse stagioni”.

E’quanto si legge in una nota del segretario generale della Fit-Cisl del Lazio, Marino Masucci, in cui aggiunge che “un periodo di monitoraggio basato su criteri scientifici e sulla consocenza oggettiva dei flussi collezionati da una piattaforma, ci permetterebbe di uscire da impostazioni ideologiche, proponendo politiche dei Trasporti basate su dati empirici e sull’effettivo bisogno dei territori, soggetti a periodi di picco e a momenti di forte calo. Un’iniziativa di questo tipo, gestita dalle Istituzioni, ci permetterebbe, inoltre, di avvalerci di una tecnologia ‘amica’, posta a servizio della collettività, e non ‘nemica’, basata sul puro profitto. Se il Trasporto pubblico non di linea sarà lasciato in balìa delle piattaforme gestite dalle multinazionali, le attuali tariffe amministrate scivoleranno verso il libero mercato, a danno dei cittadini medi, che non potranno più beneficare di tariffe regolate. Le possibilità aperte dai nuovi sistemi informatici  dovrebbero essere messe a servizio del bene comune, senza per forza andare verso derive privatistiche e puramente neoliberiste”.

 

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