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Atac, Masucci: “Diciamo ‘no’ a eterno ritorno privatizzazione, i trasporti sono Bene comune”

“Di fronte all’eterno ritorno del tema della privatizzazione di Atac, ribadiamo che sarebbe una scelta più che miope: la mobilità dei cittadini è un interesse collettivo e i trasporti sono un Bene comune, un fattore di ricucitura tra centro e periferie e quindi un elemento di democrazia: a nostro parere non possono rispondere alla sola logica del profitto. Ci chiediamo, ad esempio, se con una gestione privata sarebbe stato possibile offrire l’abbonamento agevolato agli under 19, come avvenuto recentemente. Va vinta una sfida: si deve rendere efficiente al massimo la gestione pubblica e va sfatato il falso mito secondo cui privato vuol dire funzionante, mentre pubblico significa automaticamente inadeguato”.

E’quanto dichiara il segretario generale della Fit-Cisl Lazio, Marino Masucci, aggiungendo che “il libro ‘The great Disvestiture’ di Massimo Florio, professore di Economia Pubblica presso l’Università degli studi di Milano, dimostra empiricamente che in molti casi le privatizzazioni non hanno affatto significato più utili e più efficienza. La strada da percorrere, a nostro parere, è tutta un’altra e ne parlaremo il prossimo 11 dicembre nel corso di un evento che abbiamo organizzato al Castello ducale Orsini, a Fiano romano: le aziende di pubblica utilità, come quelle dei Trasporti e dei Rifiuti, dovrebbero essere le prime a sperimentare sistemi di partecipazione, ovvero di ascolto sistematico dei lavoratori  per l’organizzazione e la gestione delle aziende. Migliaia di dipendenti, ogni giorno, per le strade di Roma, garantiscono la mobilità dei cittadini: sono loro i primi, veri conoscitori delle criticità, delle luci e delle ombre del trasporto. Se lasciassimo andare i modelli conflittuali e costruissimo un’alleanza concreta tra lavoratori, management e cittadinanza i benefici potrebbero essere incommensurabili”.

 

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