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Lavoro, Masucci: “Interrogarsi su effetti rivoluzione tecnologica e automazione su Trasporti e occupazione in generale”

Oggi intervento all’incontro ‘Cosa ci riserva il futuro’ che si è tenuto a Roma presso Rinascita 2.0 Caffè Letterario
“’L’uomo impara finché vive, un’organizzazione vive finché impara’: ogni soggetto collettivo di rappresentanza ha il dovere di interrogarsi costantemente sulle trasformazioni in atto e sui probabili scenari futuri: le potenzialità di machine learning e mobile robotics, in poche parole l’automazione, porteranno cambiamenti profondi nel mondo del lavoro, e nei Trasporti in modo più massiccio che in altri settori. Sta anche al sindacato decidere se questi mutamenti saranno un’opportunità da ‘cavalcare’ con coraggio, o un mero problema, una difficoltà”.
Lo ha detto il Segretario Generale della Fit-Cisl di Roma e Lazio, Marino Masucci, intervenendo all’incontro ‘Cosa ci riserva il futuro’, che si è tenuto oggi presso il Rinascita 2.0 Caffè Letterario, in via Dignano D’Istria 37, a Roma, nell’ambito del ciclo di incontri ‘Alchimista all’opera’ dell’organizzazione culturale ‘Il Centro’.
“Come si usa ormai dire, ‘il futuro non è più quello di una volta’: la rapidità delle trasformazioni tecnologiche ci mette di fronte a un campo di possibilità vasto, variegato e potenzialmente inquietante. Anche per questo motivo il sindacato deve occuparsi non soltanto dell’esistente, ma più in generale del rapporto uomo-macchina, della gig economy, della digitalizzazione: siamo convinti che con una riflessione approfondita sulla formazione e riqualificazione dei lavoratori, con una tenace volontà di introdurre elementi di partecipazione, più in generale con la disponibilità del sindacato a mettersi in discussione e a ripensarsi in modo efficace, si possano raggiungere risultati importanti”.
“Le organizzazioni sindacali non devono percepirsi ed essere percepite come qualcosa di obsoleto, novecentesco – ha concluso -: l’aumento delle disuguaglianze sociali e salariali nel mondo, l’obsolescenza delle competenze dovuta all’invecchiamento della popolazione, la globalizzazione, le delocalizzazioni, la rivoluzione tecnologica in atto, richiedono più che mai la presenza di rappresentanti dell’interesse generale dei lavoratori. La nostra attenzione e il nostro impegno devono essere quanto mai alti”.
All’evento di oggi hanno partecipato, tra gli altri, Claudio Impenna, economista della Banca D’Italia; Alessandra Arata, psicologa e psicoterapeuta; Sabina di Franco, ricercatrice CNR e due studiosi di astrologia, Luciano Drusetta e Rocco Pinneri.

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