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Rider, Fit-Cisl Lazio: “Con accordo territoriale con Just-Eat la contrattazione agisce finalmente sull’algoritmo”

“Finalmente è la contrattazione che condiziona l’algoritmo e non l’algoritmo che condiziona la vita dei lavoratori. Riteniamo che l’accordo siglato con Just Eat insieme a Fit-Cgil e UilTrasporti lo scorso 16 maggio sia la giusta strada per il riconoscimento delle esigenze dei rider”.

E’quanto si legge in una nota di Marino Masucci e Luigi Benedetti, rispettivamente segretario generale e regionale della Fit-Cisl Lazio, e Paolo Cerminara, della Fit-Cisl Lazio, in cui si aggiunge che “dopo l’importante riconoscimento del carattere subordinato dell’attività dei fattorini, l’intesa, di carattere territoriale, recepisce e riconosce, con il back routing, le esigenze specifiche dei lavoratori che operano in un territorio esteso come quello di Roma.  In sostanza, si tratta di un intervento sull’algoritmo orientato a far sì che l’ultima consegna del turno di lavoro dei rider non avvenga troppo lontano dal punto di ritrovo iniziale, ovvero lo starting point: i lavoratori potranno rientrare più facilmente nelle loro case, senza impegnarsi in tragitti di ritorno disagevoli”.

“Siamo convinti che sia questa la strada da intraprendere – continuano i sindacalisti -: una volta riconosciuto che quello del rider non è soltanto un ‘lavoretto’, ma un’attività subordinata da regolamentare, è importante procedere sulla via di una negoziazione che migliori la vita e le condizioni di lavoro, senza impattare sulla produttività aziendale. Siamo convinti del fatto che il benessere dei lavoratori e la competitività delle aziende procedano di pari passo, come dimostrato da numerosi studi”.

 

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