Skip to content

Trasporto aereo, Fit-Cisl Lazio: “Il comparto incide per l’11 per cento sul Pil, chiediamo politiche di rilancio e sostegno di stabilizzati e stagionali”

“Il comparto Trasporto aereo incide per l’11 per cento sul Pil della regione Lazio, e conta 40mila dipendenti diretti sul territorio. A questi numeri si aggiunge il fatto che è a rischio, se non già in crisi, la gran parte delle aziende dell’indotto – che si occupano di pulizia e sicurezza, manutenzione mezzi, attività commerciali -, molte delle quali hanno accolto i lavoratori in esubero dei precedenti fallimenti di Alitalia. La situazione è potenzialmente esplosiva, e disperante per i 4mila stagionali del trasporto aereo, alcuni dei quali lavorano da più di 12 anni, senza maturare alcuno scatto di anzianità”.
E’quanto hanno dichiarato, in una nota congiunta, il Segretario Generale della Fit-Cisl Lazio, Marino Masucci, e il Segretario regionale responsabile del Dipartimento Trasporto aereo, Porti e Marittimi, Stefania Fabbri, nel corso dell’audizione presso la IX Commissione Permanente Lavoro, Politiche giovanili, pari opportunità, istruzione, diritto allo studio della Regione Lazio su Alitalia e la situazione dei lavoratori dell’aeroporto di Fiumicino, aggiungendo che “molti dei lavoratori a tempo determinato del comparto hanno visto rigettare le loro richieste di sostegno al reddito a causa dei più svariati tecnicismi burocratici, che rispecchiano la variegata realtà delle aziende del comparto, inquadrate anche con diversi codici ATECO, e delle situazioni personali. Molte persone, ad esempio, non sono state inquadrate come ‘stagionali’ ma come contratti a tempo determinato, e non potuto accedere ai bonus Covid-19, per una semplice questione di classificazione”.
“Dato il drammatico crollo del traffico aereo e dell’intero comparto – concludono i sindacalisti -, la nostra preoccupazione, sia per gli stabilizzati che per le persone a tempo determinato, è ovviamente molto alta: proprio per questo, nel corso di un incontro con la Regione Lazio che si è tenuta recentemente, è stato deciso di mettere in campo un tavolo permanente che agisca in modo preventivo sulle criticità che si profilano all’orizzonte, in modo tale da non agire quando e se l’emergenza sociale sarà già esplosa”.

Torna su