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Alitalia, Masucci (Fit-Cisl Lazio): “Siamo preoccupati, un’intera ‘città’ in crisi sul territorio”

“L’effetto incrociato della pandemia e dei piani per una ‘mini-Alitalia’ potrebbe avere effetti esplosivi sul territorio: 40mila lavoratori in bilico. Servono politiche di riqualificazione”

“Esprimiamo la nostra forte preoccupazione per la situazione in cui versa il Trasporto aereo e per le prospettive di una ‘mini-Alitalia’: se fossero seguite tutte le indicazioni Ue sulla compagnia, complice la crisi causata dalla pandemia, le ricadute sul territorio romano e laziale potrebbero avere un impatto esplosivo. Ad oggi, migliaia di dipendenti di Alitalia, che in questi giorni hanno espresso in piazza il loro scontento, temono per i loro stipendi: tutto ciò in un quadro in cui la quasi totalità dei lavoratori del comparto e dell’indotto è in cassa integrazione e teme per il futuro. Le famiglie a rischio sul territorio, considerati i dipendenti diretti e non, sono 40mila: numeri di un’intera ‘città’ in bilico”.
E’quanto ha dichiarato il Segretario Generale della Fit-Cisl del Lazio, Marino Masucci, nel corso dell’audizione della IX Commissione consiliare permanente del Consiglio Regionale del Lazio, che si è tenuta oggi in modalità telematica.
“Riteniamo fondamentale – ha aggiunto – che tutte le istituzioni interessate, e in particolar modo la Regione Lazio, che amministra un territorio in cui abita circa il 90% dei lavoratori di Alitalia, promuovano fortemente un piano di rilancio della compagnia, il cui ridimensionamento impatterebbe in modo negativo sul tessuto produttivo, commerciale, sociale e occupazionale di un territorio che ha nel Turismo uno dei suoi traini principali. Al tempo stesso, abbiamo da tempo chiesto un piano di politiche attive e formative per la riqualificazione dei dipendenti del Trasporto aereo: dobbiamo mettere in campo potenziali piani alternativi per lavoratori e famiglie che navigano nell’incertezza”.

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