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Trasporto aereo, Fit-Cisl Lazio: “Consegnato a Istituzioni Manifesto su comparto.  Oggi volantinaggio a Fiumicino e Ciampino per ‘far volare la ripresa’”

“Oggi è in corso, presso gli aeroporti di Fiumicino e di Ciampino, una nostra intensa attività di sensibilizzazione e di volantinaggio dell’opinione pubblica, degli stakeholder e delle Istituzioni sull’importanza di un comparto strategico ma in profonda crisi: quello del Trasporto aereo. Parallelamente, abbiamo consegnato alla Regione Lazio, a Roma Capitale, alla Prefettura e al Comune di Fiumicino  il Manifesto ‘Sosteniamo il trasporto aereo, facciamo volare la ripresa’, elaborato dalla Fit-Cisl‘, e abbiamo chiesto alle istituzioni locali di farsi portavoce con il Governo dell’inserimento del comparto nel Piano di Ripresa Economica del Paese”.
E’quanto rendono noto il Segretario Generale della Fit-Cisl del Lazio, Marino Masucci, e il Segretario regionale responsabile del Dipartimento Trasporto aereo-Attività aeroportuali e porti, Stefania Fabbri, aggiungendo che “attualmente è già attivo un tavolo permanente sul tema con la Regione Lazio, ma siamo convinti del fatto che si debba agire in modo capillare e sistematico. E’il momento dei fatti e delle decisioni: si deve far presto, a tutti i livelli, per dare risposte circa 40mila lavoratori diretti e dell’indotto presenti sul territorio, e per scongiurare le ricadute di una crisi che potrebbe coinvolgere l’intera economia regionale e nazionale. Non vogliamo perderci in polemiche: si deve passare ai fatti, in uno sforzo comune rapido ed efficace”.
“Lungi dall’arrenderci a una prospettiva di declino infrastrutturale e quindi economico, si deve ‘rimettere in moto il Paese’, a partire dalla vertenza Alitalia, il cui sottodimensionamento, prospettato dal Governo, ci appare in palese asimmetria con le ragioni del mercato. Il Lazio ospita il principale scalo aeroportuale del Paese, Fiumicino, che da solo assorbe circa il 30 per cento delle movimentazioni nazionali, con un’incidenza sul Pil del 3,6%. Un dato che si amplifica se si tiene conto dell’effetto ‘catalitico’ sul tessuto economico-produttivo, e in particolare sul commercio e sul turismo”.
“Il quadro drammatico del comparto, che usufruisce degli ammortizzatori sociali per il 75% dei lavoratori  in Italia– concludono i sindacalisti – non può essere uno scenario a cui arrendersi in modo fatalistico, e non si può aggiungere alla crisi dovuta al Covid il ridimensionamento della compagnia di bandiera e i migliaia di esuberi conseguenti: dobbiamo al contrario delle risposte a 40mila famiglie sul territorio, di cui 4mila lavoratori ‘stagionali’, che stanno affrontando grandi difficoltà”.

 

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