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Fit-Cisl Lazio, oggi tavola rotonda: “La partecipazione è chiave di volta per benessere di lavoratori e aziende”

In un Paese alle prese con i contraccolpi della pandemia e della guerra, e che si prepara ad affrontare grandi sfide, come il Green deal, la partecipazione dei lavoratori alla gestione delle imprese può essere la chiave di volta di un cambiamento importante per aziende e dipendenti. L’ascolto della forza lavoro, ovvero dei primi conoscitori dei processi produttivi, non può che migliorare l’efficienza organizzativa e la produttività delle imprese, e un processo redistributivo degli utili così ottenuti può rappresentare una risposta fondamentale a una questione, quella salariale, cruciale anche alla luce dell’inflazione galoppante. È quanto emerso dalla tavola rotonda “Qualità del lavoro, Partecipazione, Benessere dei lavoratori”, organizzata dalla Fit-Cisl del Lazio questa mattina al Basilica Hotel di Roma. Un’occasione per sostenere la raccolta firme a sostegno della proposta di legge di iniziativa popolare promossa dalla Cisl ‘La partecipazione al lavoro’, muovendo passi concreti verso l’attuazione dell’articolo 46 della Costituzione sul coinvolgimento dei lavoratori alla gestione delle imprese. La tavola rotonda ha avuto inizio con una riflessione macroeconomica dell’economista Alberto Berrini, sulla necessità di un patto sociale che serva a tenere insieme crescita e redistribuzione. A seguire, il manager, strategic advisor e scrittore Francesco Delzio, ha osservato che la finanziarizzazione dell’economia ha scavato un solco tra aziende e lavoratori. Il presidente di Fondazione Adapt, Francesco Seghezzi, ha sottolineato l’importanza della partecipazione organizzativa e di una formazione orientata al matching non solo delle competenze, ma anche delle aspettative, tra domanda e offerta lavorativa. Il segretario generale della Fit-Cisl del Lazio, Marino Masucci, ha osservato che la partecipazione è importante anche in termini redistributivi, utili peraltro al sostegno della domanda interna, e che il salario minimo va raggiunto tramite contrattazione. Le conclusioni sono state affidate al segretario generale della Cisl del Lazio, Enrico Coppotelli, che ha illustrato l’importanza di diffondere la cultura partecipativa a ogni livello.

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