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Ama, molte criticità che si riversano su lavoratori  e cittadini

“Le condizioni indecorose in cui versa Roma derivano in primis dal fatto che ad Ama manca un’impiantistica adeguata alla chiusura del ciclo dei rifiuti”.È quanto ha dichiarato Massimiliano Gualandri, coordinatore regionale Igiene Ambientale per la Fit-Cisl di Roma e Lazio, intervenendo all’iniziativa “Emergenza rifiuti: ora basta!” organizzata oggi dal Municipio VIII in via Benedetto Croce 50.“Il 60 per cento dei mezzi in dotazione ad Ama – ha spiegato il sindacalista – non è funzionante. A ciò si aggiunge il fatto che, da quando Malagrotta ha dimezzato la capacità di ricezione dei rifiuti, anche i mezzi idonei al servizio spesso non possono scaricare: la loro operatività diventa di fatto vana”. “Alla carenza di organico, inoltre – prosegue il sindacalista – e ai pregressi trasferimenti dei lavoratori verso i Municipi che effettuano raccolta porta a porta, consegue che non c’è  abbastanza personale che si occupi di spazzamento. Questa e altre criticità – come l’insufficienza dei centri di raccolta, che dovrebbero essere  uno ogni centomila abitanti – si riversano sui lavoratori, logorati dal tentativo di far fronte all’emergenza, e sui cittadini, che vivono in condizioni igienico-sanitarie indegne”.

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