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Autostrade, a Roma tavola rotonda EBiNAT “Bilateralità, solidarietà e partecipAzione”

Domani, venerdì 31 maggio, ore 10 – sede FISE, Via del Poggio Laurentino, 11b

Che cos’è un ente bilaterale? Quale la sua funzione, la sua importanza? Quali sono i risultati concreti raggiunti dagli organismi partecipati da parti datoriali e organizzazioni sindacali in favore dei lavoratori?
Saranno questi i temi al centro della tavola rotonda “Bilateralità, solidarietà e partecipAzione, quale ruolo per gli Enti Bilaterali”, che si terrà domani, venerdì 31 maggio alle ore 10 presso la sede FISE in via del Poggio Laurentino, 11b. In particolare, nel corso della giornata si terrà un focus informativo/formativo sulle polizze assicurative.
L’evento, organizzato dall’Ente Bilaterale Nazionale Società Concessionarie, Autostrade e Trafori (EBiNAT), sarà moderato dal Segretario Generale della Fit-Cisl Roma e Lazio e Presidente EBiNAT, Marino Masucci; interverrà Damiana Mastantuono, di Mefop; Emidio Englaro, di Poste Vita S.p.a; Lorenzo Gradi, Direttore Fise; Giancarlo Cipullo, Vicepresidente EBiNAT; Paolo Carcassi, responsabile della bilateralità Uil; Pasquale Natilla, direzione Welfare di Unipolsai Assicurazioni S.p.a; Tiziana Tafaro, Welfare Specialist C&A.
Per Masucci, “è importante mostrare quali siano i risultati concreti che si raggiungono con un approccio partecipativo. Con il dialogo e la collaborazione si può superare quella logica dell’ ‘aut-aut’ che contrappone il benessere delle imprese e il vantaggio dei lavoratori”.
“L’esempio tangibile dei risultati raggiunti da EBiNAT – prosegue – è la sottoscrizione di una polizza a tutela dei 13mila lavoratori che operano per le società autostradali: Poste Vita assicurerà la non autosufficienza e Unipolsai Assicurazioni la pre-morienza. Si tratta di campi solitamente sottovalutati, ma cruciali per le famiglie e i lavoratori nei momenti di particolare difficoltà”.
“E’ innovativo che un ente bilaterale riesca ad introdurre migliorativi che riguarderanno, come in questo caso, migliaia di persone e famiglie – conclude -: l’auspicio è che quanto raggiunto grazie al contributo di tutte le parti in causa rappresenti una ‘best-practice’ da ripetere anche in altre situazioni”.

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